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lunedì 25 novembre 2013

Red Bull continua a vincere

Anche quest'anno le monoposto della scuderia Red Bull vincono il campionato F1 Piloti con Sebastian Vettel e la classifica Costruttori.




Le auto della scuderia austriaca utilizzano componenti realizzati anche con i centri di lavoro verticali a 5 assi a alta velocità Breton MATRIX.




Breton in questi giorni sta installando un nuovo centro di lavoro MATRIX 1300 K30 che verrà affiancato agli altri 3 centri di lavoro MATRIX:
Breton Matrix 1300 K30
Breton Matrix 1300 K30
Breton Matrix 1300 K30

Le monoposto Red Bull inoltre montano cerchioni OZ realizzati con il centro di lavoro verticale Breton XCEEDER.


Breton Xceeder
Breton Xceeder



Per ulteriori INFO sui nostri centri di lavoro a alta velocità, scrivete a mail@breton.it.
By-by
Sergio Prior

venerdì 22 novembre 2013

Centro di lavoro multitasking Breton ULTRIX con cambio pallet

Buongiorno a tutti,
oggi vi voglio parlare della soluzione ideale che tutte le aziende produttive dovrebbero avere.
Il centro di lavoro verticale Breton ULTRIX 1000/RT/HD è un centro di lavoro multitasking ad alta velocità per effettuare  operazioni di fresatura a cinque assi interpolati, tornitura e rettifica di componenti in acciaio, superleghe e alluminio. Pertanto questa macchina permette la lavorazione completa in un unico setup dal pezzo grezzo fino alla finitura.
Cambio pallet automatico
Il cambio pallet permette l'attrezzaggio in tempo mascherato evitando i fermi macchina.

Il sistema Breton è un cambio pallet automatico a due o cinque pallet di diametro 1.000mm (sono disponibili pallet aggiuntivi).

Il sistema di cambio pallet è composto da:
- cambio pallet a CNC con pinza a forca singola o doppia.
- Stazione di carico/scarico pezzo precisa con rotazione manuale e l'indexaggio della posizione di carico.
- Dispositivo idraulico di centraggio e bloccaggio pallet sulla macchina mediante innesti frontali Hirth.
- nr. 2/5 pallet standard Ø 1.000 mm in acciaio con 4 griffe manuali indipendenti o autocentrante, completi di blocco e localizzazione unità sulla tavola della macchina con scanalature a T 22mm per il fissaggio delle attrezzature.
- Capacità max. di carico sul pallet 1.000 kg.

- protezioni di sicurezza completamente chiuse, con grandi finestre di ispezione, porte di accesso al sistema di carico/scarico e alla macchina per il set-up e controllo pezzo in lavorazione, con il sistema di cambio pallet in posizione di "Recovery". 
Entrambe le porte possono essere aperte manualmente e bloccate con elettroserratura.
- protezioni della macchina con apertura automatica per consentire la modifica del pallet.

Se state cercando un sistema automatico di cambio pallet a più posizioni cliccate qui o sull'immagine qui sotto.
Per avere un'offerta o altre INFO scrivete a mail@bretonit.
Per oggi è tutto. Spero di non avervi annoiato.
By-by
Sergio Prior

giovedì 21 novembre 2013

NUOVA Matrix JET

Una proposta competitiva
Centro di lavoro ad alta velocità e precisione  per la fresatura di elementi aventi forma tridimensionale complessa, che necessitano di essere eseguiti con accuratezza ed interpolazione continua degli assi. “Matrix JET 1000” è la soluzione ideale per le applicazioni  del settore aeronautico, automotive, degli stampi e  del design.

Ampia configurazione per prestazioni su misura
Per soddisfare ogni esigenza lavorativa è possibile configurare la macchina in varie soluzioni:
- Versione standard con una area di lavoro
- Versione con due aree di lavoro per operare in pendolare

Ampia accessibilità e visibilità
Ottima accessibilità e visibilità della zona operativa, grazie alla struttura a portale mobile e alle ampie porte laterali che semplificano il carico del pezzo.

Precisione Dinamicità e Flessibilità con lavorazione ad alta velocità a  5 assi continui
Per garantire elevate prestazioni la nuova Matrix JET 1000 è costruita sopra un robusto basamento in ghisa che funge da supporto allo scorrimento del portale.  Le colonne sono composte da una struttura sandwich in acciaio elettrosaldato e stabilizzato.

Monitoraggio e controlli di lavorazione
Matrix JET 1000 può essere dotato di sonda laser per il presetting utensili, e di tastatore a radiofrequenza per acquisire le coordinate e le dimensioni  del pezzo.

Una testa superiore
Gli elettromandrini garantiscono sempre le più elevate prestazioni grazie alla testa a forcella bilaterale in fusione di ghisa che conferisce rigidezza strutturale e capacità di assorbimento delle vibra-zioni. I modelli più performanti sono equipaggiati con teste motorizzate Direct Drive.

Alta Velocità, Dinamicità e Precisione
Gli spostamenti del carro e della trave avvengono su guide ampiamente dimensionate a circolazione di rulli che garantiscono precisione e stabilità. Tutti gli assi sono mossi da sistemi con vite rettificata a ricircolo di sfere con doppia chiocciola rotante precaricata. Per garantire la massima precisione, il rilevamento della posizione è ottenuto tramite righe ottiche. Gli assi sono gestiti da azionamenti digitali con servomotori brushless di ultima generazione.


Vasta gamma di elettromandrini
Il centro di lavoro Matrix JET 1000 può essere equipaggiato con una vasta gamma di elettroman-drini a seconda della tipologia di lavorazioni da realizzare. La precisione della lavorazione è sempre garantita grazie alla stabilizzazione termica del mandrino alla compensazione software delle naturali dilatazioni termiche dell’elettromandrino al variare delle differenti condizioni operative.

Il Sistema di raffreddamento più adatto
Secondo il tipo di lavorazione, il sistema di raffreddamento dell’utensile può utilizzare liquido refrigerante all’esterno ed all’interno del mandrino (max 60 l/min) con pressione di alimentazione interna fissa o variabile fino a  70 bar, o utilizzare il sistema di spray mist o semplicemente dell’aria compressa.
Con questo è tutto.
Per avere un preventivo o ulteriori INFO scrivete a mail@breton.it.
By-by
Sergio Prior


mercoledì 13 novembre 2013

Spalle robuste per il centro di lavoro Matrix Dynamic

Precisione e rapidità d’esecuzione sono i punti di forza di Matrix 1000 Dynamic, il centro di lavoro a portale con traversa mobile realizzato da Breton la cui robustezza delle spalle è dovuta all’impiego dell’innovativa tecnologia Metalquartz.

Per affrontare situazioni difficili bisogna avere le spalle larghe e robuste. Se si parla di lavorazioni per asportazione di truciolo per componenti di medio-grandi dimensioni questa frase non rappresenta solo un modo di dire, ma una vera e propria filosofia costruttiva. Breton all’alto dei suoi cinquant’anni di esperienza nel settore ha ormai acquisito e reso propria questa filosofia, realizzando macchine a portale con traversa mobile sostenuta da spalle larghe per permettere di lavorare componenti di grandi dimensioni, e robuste per garantire l’asportazione di grandi quantità di truciolo. Si tratta della serie di centri di lavoro Matrix, la cui punta di diamante è rappresentata dal modello Matrix 1000 Dynamic.

Per tutti i materiali
Questo centro di lavoro a cinque assi a portale con traversa mobile è stato progettato da Breton per soddisfare le nuove esigenze legate alle lavorazioni ad alta velocità di particolari complessi e di grandi dimensioni destinati ai settori aeronautico, automotive, degli stampi e del design. Per l’esattezza le corse di Matrix 1000 Dynamic sono di 2.200 mm per l’asse X e di 1.000 mm per l’asse Z, mentre per l’asse Y la corsa può variare da 2.500 a 6.000 mm.
Oltre al campo di lavoro, una delle caratteristiche che contraddistinguono il prodotto dell’azienda trevigiana è la capacità di lavorare componenti di differenti materiali quali acciaio, alluminio, resina e materiali compositi. Questa macchina infatti può essere equipaggiata con una vasta gamma di elettromandrini con potenza continuativa fino a 41 kW e coppia fino a 100 Nm, che unite alla velocità di rotazione di 28.000 giri/min offrono una notevole capacità di asportazione di truciolo. 
La compensazione tramite software delle naturali dilatazione termiche dell’elettromandrino e la stabilizzazione termica dello stesso garantiscono un alto livello della precisione nelle lavorazioni.
Questi mandrini trovano alloggio nella testa a forcella bilaterale in fusione di ghisa, che assicura elevata rigidezza strutturale e capacità di smorzamento delle vibrazioni. I modelli più performanti sono equipaggiati con teste motorizzate Direct Drive, la cui velocità di rotazione di 100 giri/min unita alla rotazione continua dell’asse C mettono in mostra tutto il potenziale della macchina per quanto riguarda l’esecuzione di profili complessi con una dinamica spinta e alti livelli di precisione.

Spalle in Metalquartz
Un altro elemento interessante di Matrix 1000 Dynamic è rappresentato dalle robuste spalle realizzate con l’innovativa tecnologia Metalquartz: la struttura sandwich in acciaio elettrosaldato e stabilizzato infatti presenta centinature annegate in una massa di materiale composito di quarzo in matrice polimerica. Questa soluzione conferisce un’elevata rigidezza strutturale e un alto grado di smorzamento delle vibrazioni, che si traducono in una migliore finitura superficiale dei pezzi lavorati e in una maggiore durata degli utensili.
La trave e il carro scorrono su guide a circolazione di rulli dimensionate in modo generoso. Il movimento lungo gli assi lineari può raggiungere la velocità di 60 m/min grazie agli azionamenti digitali con servomotori brushless e ai sistemi con vite rettificata a ricircolo di sfere con doppia chiocciola rotante precaricata. Per garantire la massima precisione la posizione di trave e carro viene rilevata attraverso righe ottiche.

Allestimenti personalizzati
Le prestazioni a livello di dinamica, precisione e potenza sono accompagnate dalla possibilità di allestire la macchina con una serie di accessori in grado di soddisfare le diverse esigenze dei clienti. Breton infatti mette a disposizione magazzini a ruota fissa traslante o a catena con manipolatore di cambio rapido per ridurre il tempo di cambio utensile. 
Questi magazzini vengono installati esternamente rispetto alla zona di lavoro per evitare il contatto polveri e residui di lavorazione, e possono essere equipaggiati con un sistema per la codifica automatica dei dati dell’utensile con lettura dei chip aumentando così il livello di automazione dell’impianto.

In base alle operazioni di asportazione da effettuare il sistema di raffreddamento dell’utensile può utilizzare l’aria compressa, il sistema di spray mist oppure il liquido di refrigerante spruzzato all’esterno e all’interno del mandrino ad una pressione di alimentazione interna fissa o variabile fino a 70 bar.
Per i clienti che lavorano con materiali compositi e resine sono disponibili diversi sistemi di aspirazione delle polveri di lavorazione da installare sul naso mandrino, e soffietti a cielo per isolare la zona di lavorazione dall’ambiente circostante proteggendo così l’operatore da elementi nocivi per la salute.

L’attenzione per la sicurezza degli addetti è testimoniata anche dalla scelta di posizionare tutti i cinematismi nella parte superiore della macchina. Infine, per soddisfare ogni esigenza applicativa, Breton offre la possibilità configurare la Matrix 1000 Dynamic con due aree di lavoro per operare in pendolare.
Per INFO e richieste scrivere a mail@breton.it.
(Articolo estratto da TM - Tecnologie Meccaniche/Speciale Stampi)

venerdì 25 ottobre 2013

Breton XCEEDER - UN CENTRO DI LAVORO VERSATILE

LA SOLUZIONE IDEALE
Xceeder è il centro di lavoro a portale ad alta velocità con tavola roto-basculante e 5 assi interpolati, concepito per garantire precisione, durata e affidabilità nelle operazioni di fresatura di pezzi sia piccoli che grandi. Non un semplice centro di lavoro ma bensì una cella di precisione completa in grado di offrire tutta la produttività e la versatilità necessarie. 

TRE CONFIGURAZIONI, INFINITE APPLICAZIONI
La gamma Xceeder offre molteplici configurazioni  per affrontare al meglio tutte le applicazioni partendo dalle tenaci superleghe fino ai più complessi materiali compositi.  Tre le versioni disponibili con massimi diametri lavorabili di 900mm, 1.200mm e 1.400mm. concepite appositamente per lavorazioni di ruote dentate complesse, giranti, blisk, parti motore, stampi, attrezzature. Componenti destinati al settore aerospaziale, automobilistico, energetico e meccanico in genere.
ERGONOMIA E FUNZIONALITÀ
Xceeder è stata studiata per garantire massima produttività e facilità d’ impiego. 
L’accesso all’area di lavoro è completo, dall’alto e frontale,  per semplificare e  agevolare il carico e lo scarico dei pezzi, anche dei più delicati e precisi.
Le ampie porte con grandi finestrature garantiscono eccellente visibilità per una attenta supervisione del processo di lavorazione  in totale sicurezza anche nelle installazioni con cambio pallet automatico.

TECNOLOGIA INNOVATIVA SU SOLIDE BASI
E’ dal cuore della struttura di Xceeder che nascono molti dei suoi innumerevoli vantaggi. Il suo basamento non è solo un rigido monoblocco ma, grazie al potere smorzante di ‘Metalquartz’, brevettato da Breton, inerzia termica e assorbimento delle vibrazioni si uniscono per garantire maggiore qualità, precisione più elevata e minore usura degli utensili.  

Il robusto portale centinato é guidato ed azionato da un sistema di tipo Gantry in grado di assicurare la perfetta simmetria termica e di spinta, evitando così qualsiasi spiacevole torsione. E’ con estrema agilità che Xceeder riesce a raggiungere l’interno di parti molto strette o qualsiasi angolo dei pezzi più complessi. Questo è reso possibile dal suo robusto RAM verticale e dalle tavole roto-basculanti equipaggiate con la più dinamica ed efficiente tecnologia Direct Drive. 



POTENZA E ALTA VELOCITA’
Elevate dinamiche: Essere robusti, veloci e precisi allo stesso tempo non è semplice, non è da tutti. 
Xceeder è tutto questo assieme grazie anche alla sua movimentazione assi a 60 m/min su viti a passo corto e all’impiego di motorizzazioni Direct Drive con alte accelerazioni, Jerk elevati e tolleranze sul profilo molto spinte.
ELETTROMANDRINO
I vari equipaggiamenti di Xceeder garantiscono sempre la maggiore efficienza in fresatura grazie ad una attenta selezione degli elettro-mandrini e delle loro combinazioni di coppia, potenza e velocità.


Da 30 a 480Nm , da 20 a 85Kw con 14.000, 18.000 e 28.000 giri è sempre possibile trovare il set di parametri più giusto per produrre al massimo su ogni materiale. 
Qui sotto trovate i dati tecnici dei vari modelli del centro di lavoro Xceeder.


Cosa aspettate a chiedere l'offerta per una XCEEDER?
Scrivete subito a mail@breton.it
Per oggi è tutto. A presto.
By-by
Sergio Prior

domenica 22 settembre 2013

Breton alla EMO di Hannover

Buongiorno a tutti,
siamo appena rientrati dalla fiera EMO di Hannover con molte soddisfazioni, sia per i molti contatti avuti al stand Breton per tutta la durata della manifestazione, sia per l'apprezzamento ricevuto da parte dei ns. Clienti.
Condivido con voi qualche foto dello stand.






Infine vi voglio mostrare una anteprima presentata in fiera di come si possono lavorare gli ingranaggi con il Breton ULTRIX GEAR. E' solo un assaggio! Torneremo più approfonditamente sull'argomento tra qualche giorno.

a presto
By-by
Sergio Prior

martedì 10 settembre 2013

Dal granito all’ingranaggio



Breton, dopo aver acquisito un ruolo di primo piano nel settore delle attrezzature, macchine e impianti per la lavorazione del marmo, ha imboccato ora una strada alternativa: quella della progettazione e sviluppo di centri di lavoro per la lavorazione di ingranaggi.


Rendere disponibile la gamma più completa di attrezzature, macchine e impianti per svolgere tutte le lavorazioni industriali del marmo, del granito e della pietra ornamentale in genere, dalla segagione dei blocchi alla finitura e imballaggio dei prodotti.
Questo è stato sin dalle origini l’obiettivo di Breton, azienda che punta a soddisfare tutto ‘l’universo del marmista’, dal piccolo laboratorio alla grande industria, un obiettivo che nel tempo si è ampliato.
Nel tempo l’azienda ha sviluppato infatti anche una vasta gamma di centri di lavoro in grado di soddisfare le esigenze di molti altri settori industriali, tra cui quello della costruzione degli ingranaggi.
Tecnologie di qualità e performance elevate
I centri di lavoro Breton si contraddistinguono e sono riconosciuti per l’elevato livello tecnologico, le superiori performance produttive, le soluzioni innovative e l’indiscussa qualità del sistema prodotto/servizio offerto ai clienti.
Breton detiene l’esclusiva della tecnologia ‘Metalquartz’ applicata al settore dei centri di lavoro ad alta velocità, grazie alla quale le performance di lavorazione sono sensibilmente aumentate.
La gamma completa di centri di lavoro, sviluppata da Breton, è in grado di soddisfare le richieste dei seguenti settori industriali: aerospaziale, difesa, ingranaggi, aeronautico, automobilistico, navale, corse, energia, stampi, modellazione e prototipazione automobilistica e navale, industria manifatturiera in genere.
La gamma dei centri di lavoro Breton è concepita per lavorare i seguenti materiali: alluminio, acciaio, titanio, leghe speciali, compositi.
Tra i settori in precedenza elencati, quello degli ingranaggi era un ambito in cui Breton, fino a poco tempo fa, non era molto conosciuta, in cui oggi si sta presentando con una proposta innovativa. «Breton ha sempre affrontato qualsiasi nuova sfida, con professionalità, e molta preparazione, riuscendo così a portare innovazione in business maturi e consolidati», ci spiega Eddy Zen, Capo Progetto Meccanico di Breton.
«Questa è la ragione per cui ha sempre ottenuto successo. Nel mondo degli ingranaggi, già ad elevata maturazione tecnica, ha saputo unire il know how di un team affermato di oltre 90 progettisti a ulteriori competenze e professionalità specifiche».
L’utilizzo dei centri di lavoro a 5 assi si è dimostrato vincente nella costruzione degli ingranaggi soprattutto in caso di applicazioni e dimensioni specifiche.
«La competitività della soluzione che Breton propone dipende sia dalla dimensione della coppia corona-pignone da realizzare, sia dalle quantità in gioco, dice Zen. Corroborati dall’esperienza di affermati costruttori di ingranaggi si può sostenere che nel caso di piccoli lotti la proposta Breton è fortemente competitiva sia dal punto di vista dei tempi sia sotto il profilo economico rispetto alle tecnologie tradizionali a partire da moduli normali medi pari a 8/10 mm e diametri primitivi medi di 400 mm»
Una soluzione innovativa al Gear Forum
Anche Breton è stata tra i protagonisti, a Parma, durante la prima edizione del Gear Forum.
«Nel corso dell’evento abbiamo mostrato alcune peculiarità della nostra soluzione che prevede lo sfruttamento di potenti piattaforme di progettazione molto note e affermate per progettare e simulare l’accoppiamento dei pezzi, e procedere alla realizzazione in macchina», dichiara Eddy Zen.
«La soluzione che proponiamo si basa su una piattaforma integrata composta da un codice di calcolo ingranaggi, da un applicativo CAD e uno CAM.
In questo modo il costruttore di ingranaggi è guidato lungo tutto il processo di sviluppo, supportato nella definizione delle geometrie e dei percorsi utensile ottimali. Nella successiva realizzazione in macchina e nelle fasi di lavorazione dal grezzo al pezzo trattato termicamente, entra in gioco tutta l’esperienza Breton: è stato così concepito un efficace algoritmo denominato T.A.O. (Teeth Accuracy Optimizer) che elabora e migliora la sequenza di lavorazione dei denti, ottimizzando il consumo dell’utensile».
(Lorenza Peschiera - Organi di Trasmissione di Settembre)
By-by
Sergio Prior

venerdì 30 agosto 2013

Veloce, per forme complesse

La necessità di realizzare stampi di grandi dimensioni con profili complessi ed elevata qualità in tempi inferiori ha spinto Mondialstampi ad acquistare il centro di lavoro Flymill 1000 di Breton
I miglioramenti ottenuti sugli stampi dimostrano che è stata la scelta giusta.
Quando ci muoviamo in casa o nel nostro giardino non prestiamo grande attenzione agli oggetti che ci circondano, perché li vediamo tutti i giorni e li conosciamo bene. Se però ci soffermassimo ad osservarli meglio ci accorgeremmo che la maggior parte di questi è realizzata con materiale plastico. 

La stessa conclusione è valida anche per la nostra automobile, sia per i componenti interni sia per quelli esterni. L’aspetto affascinante è la complessità di alcuni di questi, che presentano forme articolate e con spessori sottilissimi. La produzione di tali particolari richiede quindi uno studio molto approfondito non solo della forma del pezzo, ma soprattutto dello stampo all’interno del quale verrà iniettato il materiale plastico.
Proprio le problematiche che riguardano lo stampaggio ad iniezione della plastica rappresentano il pane quotidiano per Mondialstampi  azienda vicentina che dal 1990 si occupa di questo settore con successo.

Dal casalingo all’automotive
“La nostra produzione è interamente dedicata alla realizzazione di stampi per processi di iniezione. – afferma Giorgio Cortese, titolare di Mondialstampi  – Siamo specializzati negli stampi di medio-grande dimensione, e ci dedichiamo principalmente al settore casalingo, quindi sottoletti, box e contenitori di varia forma.                       
Siamo impegnati anche nell’ambito automotive, quindi paraurti, parafanghi e parti interne delle auto. Infine ci siamo rivolti anche ad articoli per il giardino come armadi, garden box,  composter e oggettistica di ornamento. Ovviamente lavorando conto terzi tocchiamo molti altri piccoli settori, però il traino principale è rappresentato da questi tre.”
“Abbiamo sempre lavorato molto per l’Italia, anche se il mercato ci ha costretti a guardare anche altrove. – continua Diego Bertollo, Responsabile dell’Ufficio Tecnico di Mondialstampi – Oggi la nostra produzione è divisa circa a metà: per il 50% è indirizzata al mercato interno, mentre la parte restante è destinata principalmente all'Europa. 
In quantità inferiori esportiamo anche in Russia, Canada, Sud America e altri Paesi.”
L’azienda oggi è composta da circa 50 dipendenti di cui 10 sono impiegati nell’ufficio tecnico, dove avviene la progettazione attraverso sistemi Cad/Cam, 20 tecnici sono assegnati al reparto officina, altre 15 persone  si occupano delle operazioni di assemblaggio e collaudo stampi.

Struttura ben definita
L’ufficio tecnico ha un compito molto delicato: la realizzazione degli stampi infatti avviene tramite un processo di coengineering con il cliente, poiché non si tratta solo di trovare la miglior soluzione per poter realizzare un determinato componente, ma è anche necessario adattare la soluzione alla tecnologia e agli impianti di cui il cliente dispone.                             
Una volta realizzato il modello 3D del pezzo da ottenere vengono quindi organizzati dei meeting per eliminare qualsiasi incomprensione tra stampista e cliente in merito alle soluzioni da adottare. 
Ottenuta l’approvazione del progetto si passa dal 3D del pezzo allo stampo reale. In un primo momento vengono date le linee guida dello stampo, dopodiché l’ufficio tecnico ne costruisce il modello tridimensionale attraverso software Cad. La fase successiva prevede il passaggio al Cam che grazie alle feature implementate riconosce molte delle lavorazioni prestabilite dal Cad. 
A questo punto si inizia a scrivere il programma della macchina utensile che viene inviato direttamente al centro di lavoro designato. 
“Qui entra in gioco il reparto produttivo, che prima di avviare le lavorazioni esegue un controllo dell’acciaio ordinato dall’ufficio tecnico per realizzare lo stampo. – spiega Cortese – Successivamente vengono effettuate le prime sgrossature su alcune delle macchine che abbiamo a disposizione. Man mano che il ciclo di lavorazione procede, le piastre vengono spostate sulle macchine per la finitura, per la realizzazione di fori inclinati e di altre lavorazioni particolari.”
Al termine delle operazioni di asportazione di truciolo le lastre vengono spostate nella zona del montaggio, dove gli operatori controllano la conformità dei pezzi prima di procedere con l’assemblaggio. “Per facilitare il compito agli addetti e per limitare al minimo gli errori abbiamo attrezzato le varie zone di montaggio con delle postazioni Cad. – afferma Bertollo – Con questa soluzione il personale può osservare in che modo i vari componenti devono essere installati, eliminando eventuali dubbi in merito.” Una volta completato, lo stampo viene collaudato in una pressa prova stampi così da poter rilevare possibili problematiche ed effettuare piccole correzioni. Le ultime fasi prevedono un collaudo finale in presenza del cliente, che se soddisfatto può finalmente dare l’approvazione definitiva dello stampo.
 Il controllo della qualità non è affidato ad una particolare unità poiché avviene direttamente in macchina attraverso tastatori, che rilevano ogni minima imperfezione e consentono di rilavorare il particolare senza doverlo togliere dalla macchina. 
La qualità dello stampo è quindi affidata alla precisione delle due Breton installate presso Mondialstampi, che si occupano in particolare delle operazioni di finitura.

L’affidabilità ripaga
“Soprattutto nel settore casalingo lavoriamo con spessori molto sottili, e in questi casi anche il centesimo può fare la differenza. – continua Bertollo – La necessità di avere centri di lavoro che potessero garantirci la massima qualità nelle lavorazioni è una delle motivazioni che ci ha spinto all’acquisto di Flymill 1000, prodotto a marchio Breton.”
“Realizzare stampi complessi e di grandi dimensioni, ridurre i tempi di lavorazione dello stampo, migliorarne la qualità superficiale e aumentarne la vita utile. Queste sono state le problematiche che abbiamo deciso di risolvere con l’acquisto di un nuovo centro di lavoro a 5 assi. – spiega Cortese – Dieci anni fa abbiamo acquistato la Matrix 800 di Breton  e non abbiamo mai avuto nessun problema né a livello di impianto né a livello di assistenza. Per questo motivo abbiamo valutato da subito la possibilità di acquistare nuovamente un prodotto Breton.”
La scelta finale ha premiato le caratteristiche di Flymill 1000, centro di lavoro a 5 assi che si differenzia dalla Matrix per la dimensione del campo di lavoro , per la struttura e la potenza del mandrino: la corsa longitudinale della nuova macchina infatti può arrivare ad 8 metri e montare testa a 5 assi con motori Direct Drive. Ad ogni modo, entrambe le soluzioni sono state pensate appositamente per soddisfare le esigenze delle lavorazioni ad alta velocità nel settore della stampistica, quindi rappresentano la scelta naturale per queste applicazioni. 
In particolare Matrix è un centro di lavoro a portale con traversa mobile, la cui struttura completamente chiusa e i cinematismi posti tutti nella parte superiore della macchina conferiscono il massimo grado di sicurezza per l’operatore, e garantiscono la massima affidabilità e precisione durante le lavorazioni. Inoltre la termosimmetria della struttura permette elevati livelli di qualità e precisione, e un sistema di stabilizzazione termica di chiocciole e cuscinetti dell’asse Z e degli azionamenti degli assi mantiene la temperatura di questi organi allineata a quella delle strutture della macchina stessa.
Sia Matrix sia Flymill sono equipaggiate di serie con testa birotativa continua Direct Drive con controllo continuo dell’asse C, che permette di utilizzare mandrini fino a 40 kW di potenza continuativa e 18.000/28.000 giri/min conferendo alle macchine una notevole capacità di asportazione. 
In realtà Mondialstampi ha acquistato Flymill con una testa più potente in modo da poter utilizzare il nuovo centro di lavoro non solo per la finitura, come avviene per Matrix, ma anche per operazioni di prefinitura.
Il nuovo acquisto inoltre può garantire velocità di rapido decisamente superiori: si parla di 60 m/min per gli assi X e Y e di 100 rpm per l’asse C a fronte dei 40 m/min e dei 19 rpm di Matrix. Queste prestazioni sono il risultato della scelta di equipaggiare la macchina con vie di corsa montate su cremagliere e non su viti a ricircolo di sfere, che permettono appunto di raggiungere velocità superiori e conferiscono maggiore rigidità alla struttura. 
Inoltre Flymill è particolarmente adatta alla lavorazione di profili complessi grazie all’ampio campo di lavoro dell’asse A, che ora può oscillare tra -105° e +120° consentendo così di eseguire con lo stesso posizionamento del pezzo anche lavorazioni con sottosquadra impegnativi.
“Entrambe la macchine rappresentano soluzioni altamente tecnologiche, e per questo motivo sono affidate a tecnici specializzati e dedicati esclusivamente a loro. – conclude Cortese – Il nostro obiettivo è quello di sfruttare al massimo le potenzialità di Flymill, in modo da trasformare l’investimento fatto in un vantaggio tecnologico da poter sfruttare per poter consolidare la nostra posizione nel mercato.”
Per ulteriori informazioni sulla Matrix  800 e sulla Flymill 1000 o per richiedere un preventivo scrivete a mail@breton.it.
Un ringraziamento a Mondialstampi

Grazie per l'articolo a TM - Tecnologie Meccaniche, di Davide Davò. 
A presto
By-by
Sergio Prior